“Sa spighitta” uguale Culurgiones sardi. Ma prima che qualche sardo mi bastoni, sappiate che le mie spighe con i culurgiones non hanno nulla da spartire e di sardo hanno solo l’aspetto!
Cosa ho utilizzato: semola rimacinata 130gr, farina “00” 60 gr, acqua qb, cavolo cappuccio viola 250gr, cipolla 1/2, panna 2 cucchiai, olio evo, sale, aglio 5 spicchi, latte qb;
per il ripieno: patate 200gr, Cremosissimo Bergader 100gr, sale, pepe nero.
Dosi per: 4 persone
Preparazione: 30 min
Difficoltà: media
Cottura: 40 min.
Partiamo dal ripieno: una volta lessate le patate le ho schiacciate, ancora tiepide, e ho aggiunto, il formaggio.
Come indicato negli ingredienti, ho utilizzato il Cremosissimo Bergader, formaggio a pasta morbida dalla crosta fiorita ed edibile, che conferisce al ripieno un gusto gradevolmente deciso.
Ho amalgamato bene patate e formaggio con una forchetta ottenendo una crema veramente deliziosa. Poi ho aggiunto mezzo cucchiaio di olio, un pizzico di sale e una spolverata di pepe nero. Ho lasciato riposare in frigo fino al momento dell’utilizzo.
Nel frattempo ho cotto, in poca acqua, il cavolo cappuccio per circa 30 minuti. A cottura ultimata l’ho scolato conservando la sua acqua che ho utilizzato per ridurlo in purea.
Quindi ho tagliato la cipolla a fettine sottili e l’ho rosolata con un cucchiaio di olio. Ho aggiunto la purea e due cucchiai di panna.
Frullato il tutto al mixer, ho passato la vellutata al colino per renderla ancora più liscia.
A questo punto ho iniziato a preparare la pasta per le spighette.
Unite le due farine, aggiunto un cucchiaio di olio evo e poca acqua, ho cominciato ad impastare fino ad ottenere un panetto morbido che ho lasciato riposare per circa mezz’ora.
Per darvi un’idea, la consistenza risulta leggermente più morbida rispetto a quella della pasta all’uovo.
Quindi ho steso la pasta con un mattarello e, aiutandomi con un coppapasta, ho ritagliato dei dischi con un diametro di circa 9 cm.
Su ogni disco ho aggiunto una noce di farcia e ho chiuso pizzicando i lembi della pasta per conferire la tipica forma a spiga.
Prima di cuocere le spighette, ho preparato anche la crema all’aglio.
Ho spellato gli spicchi e li ho messi in un bricco, li ho ricoperti con del latte ho portato ad ebollizione a più riprese.
Ho ripetuto questa operazione almeno tre volte, eliminando il latte di cottura e aggiungendone dell’altro fresco.
Al termine dell’ultima bollitura, ho passato l’aglio al colino insieme al latte, ottenendo così la crema.
Ho cotto la pasta in acqua leggermente salata per appena due o tre minuti, non di più perché le spighe potrebbero aprirsi.
Una volta scolate, le ho ripassate in padella con un filo d’ olio, giusto il tempo di creare una leggera doratura ed una crosticina croccante.
Ho servito le spighette sulla vellutata di cavolo viola aggiungendo qualche goccia di crema d’aglio.
Buon appetito!
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