Un classico come l’amatriciana non può certo mancare nella mia cucina, anche e soprattutto per rendere omaggio ad una terra che sta faticosamente tentando di risollevarsi.
Per questo piatto tradizionale e verace, tipico di Amatrice, ho utilizzato un’ ottima passata di pomodoro fatta in casa! Un gradito regalo ricevuto da un amico pugliese: la vera conserva di pomodori, dolci e succosi, come si faceva una volta!
Ho seguito pedissequamente la ricetta originale, che non prevede la cipolla, sebbene la versione romana la contempli.
Cosa ho utilizzato: passata di pomodoro 400gr, guanciale 180gr, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, 1 cucchiaino di strutto, pecorino di Amatrice 150gr, peperoncino fresco.
[columns_row width=”half”]
[column]Dosi per: 4 persone[/column]
[column]Preparazione: 30 minuti [/column]
[column]Dificoltà: media [/column]
[column]Cottura: 30 minuti[/column]
[/columns_row]
Utilizzando la passata di pomodoro fatta in casa, sono già a metà del lavoro. Ovviamente il sugo si può preparare utilizzando del pomodoro fresco, spellato e privato dei semi, oppure con degli ottimi pomodori pelati.
Come prima cosa, ho tagliato il guanciale a listarelle non troppo sottili, alte circa 1 cm. Le ho rosolate in padella con un cucchiaino di strutto. Una volta che il guanciale ha raggiunto la giusta doratura e croccantezza, ho sfumato, fuoco alto, con il vino bianco.
Una volta pronto l’ho messo da parte e nella stessa padella ho versato la passata di pomodoro aggiungendo un po’ di peperoncino fresco. Ho lasciato cuocere per circa 15 minuti, quindi ho tolto il peperoncino e aggiunto il guanciale rosolato, continuando la cottura del sugo per altri 10 minuti.
La ricetta tradizionale vuole che si utilizzino gli spaghetti, solo per consuetudine si è diffuso l’uso di bucatini e rigatoni. Io ho preferito utilizzare degli spaghetti grossi, trafilati al bronzo, perfetti per trattenere il condimento. Li ho scolati al dente e mantecati con il sugo, aggiungendo del pecorino grattugiato.
La mia amatriciana è pronta per essere servita! E che sia di buon auspicio!
Buon appetito.
2 Comments
Rossella
9 Maggio 2017 at 12:33 pmHo sbagliato a leggere questo post all’ora di pranzo, accidenti! Bravo che usi il guanciale e non la pancetta, ma il vero guanciale è grassissimo, non ci aggiungerei pure lo strutto che rovina un po’ il sapore. E soprattutto se nella carbonara deve essere croccante, nel sugo dell’amatriciana il guanciale rimane più morbido. Almeno così di fa a casa mia. Poi con i pomodori fatti in casa sarà indubbiamente buonissima lo stesso! 🙂
Massimiliano
9 Maggio 2017 at 12:52 pmCiao Rossella, ho voluto provare, aggiungendo pochissimo strutto, semplicemente per ammorbidire il gusto del grasso del guanciale.
Il guanciale inoltre non è rimasto croccante, dopo averlo sfumato con il vino e soprattutto aggiunto al sugo nell’ultima fase di cottura l’ha reso più morbido.
Grazie per le tue osservazioni, sempre ben gradite. 🙂